Nel combattimento del giorno 15, in Valle Sugana, tra i torrenti Coalba e Maora, infliggemmo al nemico perdite assai gravi.
Furono sinora sepolti più di cento cadaveri di austriaci.
Respinto sulla destra della Brenta, il nemico bombardò violentemente le nostre posizioni sulla sinistra ad est del torrente Maso, indi lanciò contro di esse tre successivi attacchi, infranti dalla nostra resistenza.
Nella zona del Cauriol (Valle Fiemme) gli alpini ampliarono e consolidarono il possesso della posizione conquistata il giorno 15, prendendo altri 32 prigionieri, tre mitragliatrici, due lanciabombe, numerosi fucili e munizioni.
Nell' Alto Degano (Tagliamento) eccezionale attività delle artiglierie avversarie.
Nelle vicinanze del Passo di Volaia caddero più di duemila colpi di ogni calibro.
Le nostre truppe sostennero saldamente la violenza del fuoco nemico.
Sulla fronte Giulia continuò ieri il duello delle artiglierie con particolare intensità nella Conca di Plezzo, ove le nostre fanterie eseguirono irruzioni contro le posizioni nemiche del Rombon, nello Javorcek e nel Vrsic (Monte Nero).
Sul Carso, respinti nella notte contrattacchi dell' avversario, le instancabili nostre truppe ripresero ieri con rinnovata energia l' attacco delle poderose linee nemiche.
Dopo un combattimento di estrema violenza da ambo le parti, le nostre fanterie assalirono ed espugnarono altri forti ed estesi trinceramenti nemici, prendendosi circa 800 prigionieri, dei quali una ventina di ufficiali.
Nella passata notte una squadriglia nemica lanciò dodici bombe su Mestre.
Nessuna vittima e qualche danno.
In combattimento aereo sopra la Conca di Caporetto venne abbattuto un velivolo nemico.
Uno degli aviatori fu ucciso; l' altro, ferito, fu fatto prigioniero.

Firmato: CADORNA

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