Azioni diversive, esplicatesi sopra tutto con intensi e prolungati bombardamenti, furono tentate dall' avversario in più tratti della fronte; su Monte Seluggio (Valle Posina) la sera del 16, sul Mrzli e Vodil (Monte Nero).
Fra San Daniele e Volzana (ovest di Tolmino), nel settore di Plava (Medio Isonzo) e contro la città di Gorizia nella giornata di ieri.
La nostra artiglieria reagì dovunque con efficacia e colpì anche la stazione di Toblacco, disperdendovi truppe, e la linea ferroviaria dell' Alto Fella.
Sul Carso l' avversario lanciò ieri contro le nuove posizioni da noi raggiunte insistenti attacchi preceduti e sostenuti da bombardamento di estrema violenza.
Fu ogni volta ributtato con gravissime perdite e lasciò nelle nostre mani circa 300 prigionieri.
Sono segnalati incursioni aeree nemiche sull' Altipiano di Asiago, su Caoria (Vanoi-Cismon), nelle Valli Bois e Cordevole.
Una squadriglia rinnovò nella passata notte il bombardamento di Mestre.
In nessun punto si ebbero nè vittime nè danni.
Due nostri velivoli lanciarono bombe su Mattarello e costrinsero un idrovolante avversario ad atterrare verso Trento.
Altra squadriglia di 12 «Caproni» scortati da «Nieuport» bombardò le stazioni ferroviarie di Dottegliano e Scoppe, sul Carso.
Furono colpiti gli impianti ferroviari e i vicini magazzini, treni fermi nelle stazioni ed il serbatoio dell' acqua, sfuggendo ai tiri di numerose batterie antiaeree e cacciando aeroplani e idrovolanti nemici levatisi in caccia, i nostri velivoli ritornarono tutti ai propri campi.

Firmato: CADORNA

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